Targa estera e subnoleggio

Targa estera e subnoleggio

Targa estera - chiarimenti sul subnoleggio

C’è parecchia confusione quando parliamo di veicoli concessi il leasing o a noleggio lungo termine da una società straniera. Vediamo di fare un pò di chiarezza con qualche riferimento normativo.

Il Giudice di Pace di Rimini, con sentenza n.796/2019 del 11/11/2019, chiariva la precisa portata dell’art. 93 CdS in relazione al subnoleggio delle auto con targa europea.

Le società europee, senza sede seconda o di fatto in Italia, possono regolarmente concedere il locazione senza conducente i propri veicoli,ex art.93 comma 1-ter CdS, a soggetti residenti da più di 60 giorni in Italia.

Le società italiane ricevute in locazione le suddette auto con targa europea possono a loro volta concederle in subnoleggio senza alcuna violazione dell’art. 93 comma 1-bis del CdS.

Sono molte le perplessità su veicoli con targa estera concessi in noleggio a lungo termine o in subnoleggio (RENT TO RENT), ma la Giurisprudenza italiana ha chiarito il problema del subnoleggio ex art. 93 comma 1-ter CdS.

Nel caso in oggetto della sentenza 796 del 2019, Giudice di Pace di Rimini, ha affermato, nell’ambito dell’art 93 CdS, che il noleggio da parte di società estera, con la medesima targa, ad una società italiana affinchè, mediante subnoleggio, possa consegnare veicoli e farli circolare consegnandoli a ai propri clienti in Italia da più di 60gg, è perfettamente legittimo.

In tal caso non opera il divieto di guida di veicoli con targa estera in capo a chi è residente da oltre 60gg in Italia. Per ulteriori informazioni vedi articolo integrale dello Studio Legale Kòsa Musacchio.

Estero vestizione o furbetti?

Secondo molti articoli redazionali, scritti su varie testate che trattano l’argomento, chi utilizza un auto con targa estera sfugge al fisco o al redditometro italiano.

Oppure può anche infrangere il Codice della Strada semplicemente, soprattutto quando parliamo di autovelox automatici che funzionano senza una pattuglia della Polizia sul posto.

C’è persino che scrive che il verbale di contravvenzione non venga inviato alla società estera.

Oppure che il cliente paga, in modo spalmato, l’assicurazione Rc Auto, il bollo etc etc…., come se di fatto la locazione, italiana o estera non lo prevedesse. Di fatto si scrive senza conoscenza esatta di come funzioni o ci si dimentica del “Patto di Schengen”.

Ed è grazie all’area Schengen che ci sono sviluppi considerevoli nelle politiche di controllo.

Le Forze dell’ordine italiane, per tranquillizzare tutti, posso notificare le multe in tempi brevi senza costi aggiuntivi, posso accedere velocemente alle informazioni di chi guida un veicolo a noleggio e in caso di posto di blocco controllare immediatamente la targa e le sue condizioni assicurative.

Insomma le Forze dell’ordine italiane posso eseguire i loro controlli, e il loro operato, come qualsiasi vettura concessa in locazione con targa italiana.

In realtà i furbetti sono i discriminati

Forse una situazione limite, ma i noleggiatori italiani sono spinti a ricorrere al noleggio con targa straniera, per non essere discriminati rispetto alla concorrenza estera.

La realtà in Italia, molto spesso, risulta essere complessa e burocratica anche solo nelle tempistiche, per accedere all’acquisto di un veicolo ad uso subnoleggio o ottenere un veicolo, da società italiana in Rent to Rent.

Il “problema” numero 1 per molti è la CRIF! Sono molte infatti le imprese italiane di noleggiatori che di fatto, a volte per piccoli errori, non possono accedere  al finanziamento per acquisto o noleggio in sublocazione per la propria attività.

Accedere quindi ad un leasing o neleggio lungo termine estero risulta essere molto più semplice e spesso e volentieri a misura d’uomo; basti pensare, esempio, che la nostra società evade le richieste di preventivo ( a documentazione fornita) nell’arco di una giornata.

La semplicità spesso fa la differenza.

Se sei interessa ad un servizio RENT TO RENT con noleggio auto targa estera vai alla pagina.

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